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Quando picchiare la batteria non basta

29 luglio 2009

Cioè, voi immaginate, questa scena: siete il presidente della Russia e le vostre figlie sono fanatiche di una cantante per teenager americana. Una roba del tipo Britney Spears, capite? OK. Questa sgallettata attraversa la cortina di ferro e viene a fare un concerto e voi, giustamente, portate le vostre adorate eredi a vedere il concerto, perché il Comunismo non è comunque insensibile alle richieste affettive.
Ed è qui che succede il casino: dei fottuti terroristi prendono in ostaggio tutto lo stadio, compreso voi.
Che succede ora?
Uno scrittore mediocre farebbe sì che il presidente russo, ex Spetsnatz, ex combattente in Afganistan, ex spia della Guerra Fredda, risolva da solo la situazione e faccia tutti a pezzi.
Ma non è questo il caso.
Questo è il caso in cui lo sceneggiatore fa sì che il batterista della band della sgallettata sia Dolph Lundgren e che sia lui, a rompere culi.
Ecco. Io lo attendo con ansia. Sarà sicuramente un capolavoro.

It’s not vengeance. It’s punishment.

8 luglio 2009

Che insomma, qualche anno fa fecero un film del Punitore con Dolph Lundgren. Ed era una zozzata mica male, eh? Dico solo che i dialoghi del Punitore, nudo, in ginocchio nelle fogne, che parla con Dio, li aveva scritto Lundgren stesso. Insomma, capirete che non partiva bene, ecco.
Poi nel 2004 decidono che è tempo di un nuovo film del Punitore. E anche questo è una zozzata mica male. Prende alcune cose buone del ciclo di Garth Ennis, ma il resto lo annacqua. Nel senso che giunti allo scontro finale il Punitore ha ucciso tipo 4 persone in tutto, che è quanti ne ammazza quando scende a comprare il latte.
Ma i fumetti della Marvel, al momento, vanno fortissimo al cinema e quindi decidono di produrre indovinate cosa? Esatto, bravi.
All’inizio del film il buon Frank Castle entra dentro una casa di mafiosi e li sega tutti. Con cattiveria, eh? Uomini e donne. Vecchi e giovani. Poi c’è tipo uno scagnozzo qualsiasi cerca di colpire il Punitore con una sedia e lui gliela spinge addosso, trapassandogli il cranio con la gamba della sedia stessa. E da qui capisci che la pratica “violenza” è bella che archiviata, perché il film sarà un bagno di sangue. Poi latita in altre cose, nel senso che magari tende troppo allo sdolcinato, in certe scelte, e in certi  momenti Frank fa gli occhioni un pò troppo sofferenti. Ma detta come va detta, a me il film non è dispiaciuto. E’ un discreto action movie con botte, esplosioni e un cattivo stupido e inutile. E infatti non è andato bene, nelle sale. Peccato, però, perché merita un’occhiata, secondo me.